#42
L’EREDITÀ
DI HULK
PARTE PRIMA
VIVERE
E MORIRE A LOS ANGELES[1]
1.
Il complesso di edifici protetto da
un‘ampia recinzione che sorge nel deserto del New Mexico è la sede delle Banner
Enterprises, una società specializzata in ricerche scientifiche e nelle loro
applicazioni pratiche. Ha avuto diversi nomi durante la sua esistenza ma il più
popolare è Base Gamma. Sino a non molti anni fa apparteneva al Dipartimento
della Difesa degli Stati Uniti ed il suo scopo era la cattura o la
neutralizzazione dell’essere conosciuto come Incredibile Hulk. L’ironia della
sorte ha voluto che fosse proprio Bruce Banner, l’alter ego umano di Hulk, ad
acquistare la base ormai dismessa da tempo quando il Pentagono l’ha messa in
vendita.
Ci
sono voluti un sacco di soldi non solo per comprarla ma anche per
ristrutturarla a dovere ma ne è valsa la pena, pensa Banner nella sua forma di
Hulk, mentre si riveste dopo la doccia.
-Dunque è l’ora che
tu vada, mio signore?- gli dice l’aliena dalla pelle grigia ed il fisico
statuario di nome Caiera, sdraiata nuda tra le lenzuola disfatte.
Bruce
sogghigna e replica:
-Mi piace quando mi
chiami “Mio signore”… forse anche troppo.-
-Tu sei il nostro
leader.- ribatte la sakaariana[2]
-Io e gli altri Fratelli di Guerra ti abbiamo giurato fedeltà sino alla morte e
manterremo fede al nostro giuramento.-
-E quello che è
accaduto tra noi stanotte fa parte del giuramento?-
-È tuo diritto come
nostro leader prendere chi vuoi come tua compagna per la notte… o per la vita -
-Come un sultano?
Non posso dire che l’idea mi dispiaccia, ma tu e le altre due non dovreste
poter dire la vostra?-
-Non parlo per
Elloe o per Omaka, ma io sono stata felice della tua richiesta. Una Guerriera
Ombra può essere la donna solo di un valente guerriero e tu sei il più forte
che questo pianeta può offrire.-
-Lo diceva anche
Thundra.-
-Uno come te, con
la tua forza e la tua intelligenza dovrebbe dominare su questo mondo di deboli.-
Hulk fa un largo sorriso e ribatte:
-A questo, mia
cara, sto già lavorando.-
La dottoressa Sofia Di Cosimo,
un’attraente giovane donna italiana dai lunghi capelli neri e ricci ed occhi
scuri su cui porta un paio di occhiali da vista, è un'esperta di mitologia
greca e romana che abitualmente lavora per un importante museo di Roma ma è
anche consulente dello S.H.I.E.L.D., la famosa agenzia dell’ONU per il
mantenimento della pace mondiale, per ciò che riguarda oggetti legati al suo tempo campo di studi.
È stata solo altre due volte nella
segretissima base che ospita la divisione esoterica dello S.H.I.E.L.D. dove
sono custoditi oggetti che sono considerati impossibili e stavolta l’hanno
chiamata per autenticare nientemeno che il leggendario vaso di Pandora. Se
davvero conteneva tutti i mali del Mondo, ormai sono dispersi da tempo ma resta
sempre un oggetto da maneggiare con molta cura, così almeno dice l’altra
consulente che lo S.H.I.E.L.D. ha chiamato: la Professoressa Victoria Nutley
Starr dell’U.C.L.A.,[3] una
donna di non comune bellezza, dai lunghi capelli biondi, profondi occhi azzurri
come il mare ed un corpo perfetto il cui sex appeal non lascia indifferente
nemmeno Sofia che è sempre stata sicura di essere etero.
È stata proprio la Professoressa Starr
ad affermare con sicurezza che quello che avevano tra le mani era davvero
l’autentico Vaso di Pandora e a sostenere che bisognasse restituirlo ai
legittimi proprietari.
Nel laboratorio di analisi della
base le due donne, la bruna vestita con una castigata camicetta, una gonna al
ginocchio sopra cui porta un camice bianco, la bionda che indossa un vestito
aderente senza maniche e con una profonda scollatura, stanno discutendo proprio
di questo.
-Mi sfugge come
possa pensare di contattare nientemeno che gli dei dell’Olimpo.- dice Sofia
-Non mi risulta che abbiano un telefono o un account Skype o e-mail.-
L’altra donna abbozza un sorriso e
replica:
-Potrebbe rimanere
sorpresa al riguardo, Sofia, posso chiamarti Sofia,vero? Ad ogni modo, Zeus ha
sempre modo di sapere tutto ciò che gli interessa. Il vero problema è che non è
esattamente in buoni rapporti con la maggior parte dei Titani e con Prometeo
meno di tutti. Potrebbe decidere di non avvisare suo fratello Epimeteo e sua
moglie Pandora.-
-Ne parli come se
li conoscessi personalmente.-
Victoria Nutley Starr sorride ancora
mentre una luce appare improvvisamente nel bel mezzo della stanza e dice:
-Credo che tra poco
potrai dirlo anche tu.-
La rinomata psichiatra Angela
Lipscombe si siede davanti a Jim Wilson accavallando le gambe ed il giovane
afroamericano si ritrova a pensare che sia una fortuna che non sia la libido ma
la rabbia a scatenare la sua trasformazione perché altrimenti adesso la
poltrona in cui si trova sprofonderebbe sotto il peso dell’Hulk Rosso. Il che,
a pensarci bene, è strano: entrambi gli stati d’animo fanno salire il livello
del battito cardiaco e delle altre funzioni vitali ma solo la rabbia innesca il
cambiamento. Doc Samson ed Angela, la Dottoressa Lipscombe, devono aver
ragione: è il suo inconscio a guidarlo.
-Ti vedo distratto,
Jim.- gli si rivolge Angela Lipscombe -Posso chiederti a cosa stavi pensando?-
-A quanto è dura
sopportare il fatto che potrei diventare da un momento all’altro un mostro
rosso divorato dalla rabbia e far del male a degli innocenti.- risponde lui più
o meno sinceramente.
-Temi che potrei
farti arrabbiare?-
-Non
intenzionalmente, certo, e nemmeno Doc Samson, ma può dire lo stesso degli
altri abitanti di questo posto?-
Angela scuote la testa e replica:
-No, non posso, ma
posso, invece, dire che stai facendo grandi progressi, Jim.-
-Sul serio? Io non
ne sono così sicuro: sento la rabbia e la frustrazione crescere: rabbia per
quanto mi è successo e per quel che sta succedendo a questo paese; frustrazione
per non poterci fare niente e tutte ribollono dentro di me cercando una via
d’uscita.-
-Ma tu le stai
tenendo sotto controllo e ne dovresti essere fiero.-
-Ma per quanto?-
ribatte, cupo, Jim, -Per quanto?-
2.
La Base dei Marines
di Quantico in Virginia è nota non solo per essere una delle più grandi basi
militari nel territorio degli Stati Uniti ma anche per ospitare al suo interno
le accademie e sedi distaccate di alcune delle più famose agenzie federali per
il rispetto della Legge. Una di queste è l'F.B.S.A., l’agenzia che si occupa
dei superumani. In una delle sale a sua disposizione si sta svolgendo una riunione
molto particolare.
A rivolgersi ad un gruppo di agenti
radunati davanti a lei è una donna sui trenta, massimo 35, anni che veste un
tailleur blu con camicetta bianca, i capelli sono scuri con ciocche rosso vivo
e violetto che colpiscono l’attenzione di chi la guarda. Sul naso ha un paio di
occhiali con montatura di tartaruga.
-Per coloro che non
mi conoscono, io sono l’Agente Speciale Supervisore Victoria Hand e sono stata
scelta per dirigere questa squadra speciale.- si presenta.
Fa una pausa e fissa il suo
uditorio: tre uomini e tre donne molto differenti tra loro per temperamento ed
ascendenze etniche.
-Ed in cosa sarebbe
speciale questa squadra rispetto alle altre che danno la caccia ai
supercriminali?- chiede un uomo dai capelli biondi tagliati a spazzola e gli
occhi nascosti da un paio di occhiali da sole a specchio.
Victoria Hand fa una smorfia prima
di rispondere. Brent Jackson è noto per essere un agente in gamba ma poco
incline al rispetto delle regole ed a collaborare con gli altri. Prenderlo in
squadra è stato un azzardo ma non ha avuto scelta.
-Innanzitutto…-
risponde infine -… la nostra giurisdizione sarà estesa a tutto il territorio nazionale
e possiamo considerarci una squadra mista: investigativa e di pronto intervento
al tempo stesso. La Dottoressa Valerie Jessup…- Victoria indica una donna sui
quarant’anni dai capelli castani ed il naso aquilino che abbozza un sorriso -…
è la nostra esperta forense ma è anche un ‘Agente Speciale addestrata
all’azione sul campo se occorre. L’Agente Speciale Garon Lewis...- indica un
afroamericano anche lui sulla quarantina che sfoggia un sorriso ironico -… si è
fatto una notevole esperienza nel trattare superumani quando era nell’F.B.I. a
New York.-
-Ragni e letali
assassine soprattutto.- precisa Lewis.
Victoria passa ad indicare una
giovane donna dai corti capelli ramati e prosegue:
-L’Agente Speciale
Kali Vries ha un passato nelle Forze Speciali dell’Esercito ed è esperta di
ogni tipo di arma e di ogni forma di combattimento a mani nude.-
-E così restiamo
solo il sottoscritto, che sa esattamente di cosa è capace, la brunetta latina
in shorts con due gambe da sballo ed il tizio con la barba e i capelli a coda
di cavallo.- puntualizza Brent Jackson.
-Mi chiamo Dexter
Coville e mi occupo di analisi comportamentale.- ribatte l’uomo in questione
-Ho anche scritto un paio di libri sull’argomento e se fosse in grado di
leggere qualcosa di più complicato di una lista di liquori, glieli
consiglierei.-
-Ah, Ah! Bella
battuta.-
-L’Agente Speciale
Sandra Verdugo è una donna dai molti talenti.- interviene Victoria Hand
fissando forse più del necessario la giovane donna dalla carnagione olivastra,
i capelli e gli occhi neri che indossa una maglietta corta ed attillata ed un
paio di shorts di jeans ed ha sulle labbra un sorrisetto insolente.
-Alcuni di quei
talenti direi che sono visibilissimi e che li apprezza anche lei, Agente Hand.-
commenta ancora Jackson.
Victoria avvampa per qualche istante,
poi si calma e replica:
-Per questa volta
tollererò la sua insolenza, Agente Jackson. Prima mi chiedeva cos’ha di
speciale questa squadra rispetto alle altre: l’oggetto della nostra caccia.-
-E sarebbe?’-
-In una parola sola:
Hulk.-
Anche Brent Jackson rimane senza
parole.
L’agente
dello S.H.I.E.L.D. Isabelle Hartley, una bella bruna e il fisico scolpito di
chi frequenta abitualmente una palestra, entra nella sala dove sono già
presenti altri agenti.
-Benvenuta Agente
Hartley.- la saluta un uomo alto e muscoloso dai folti capelli biondi -Stavamo
giusto aspettando lei per cominciare.-
-Mi scuso per il
ritardo, Comandante Quartermain ma il traffico da Anacostia[4]
è davvero infernale.-
-Sono solo un paio
di minuti, non se ne preoccupi.- ribatte Clay Quartermain sfoderando uno dei
suoi famosi sorrisi a 32 denti -Conosce già gli altri agenti?-
Isabelle fa passare lo sguardo su
ciascuno di loro man mano che Clay ne scandisce i nomi:
-Derek Khanata.-
africano, fisico atletico, tatuaggi tribali sul viso che lo identificano come
wakandano, 35 anni, forse, sposato se l’anello che porta all’anulare sinistro
ha lo stesso significato che ha negli Stati Uniti.
-Melody Manelli.-
italoamericana di terza o quarta generazione, capelli corvini, occhi scuri,
fisico da modella, decisamente attraente, sorriso ammiccante, venti o 25 anni
al massimo. Non l’ha già vista da qualche parte? Di certo è imparentata con il
famoso cantante e attore Dino Manelli, uno dei leggendari Howling Commandos.
-Timothy Dugan.- origine
irlandese, capelli rossi e occhi verdi, dimostra appena vent’anni. Il nome dice
tutto. È il nipote del leggendario Vice Direttore Esecutivo Dum Dum Dugan e
forse è il peso del nome a farlo sembrare nervoso.
-Monica Chang.-
cinoamericana, sui trent’anni, decisamente attraente, capelli corti, occhi
vivaci, e sguardo duro, la sua uniforme è senza maniche ed è scollata, alla
cintura non una ma due pistole, un tipino da prendere con le molle.
-la Dottoressa
Patricia Wolfman, la nostra scienziata.- una bella bionda dall’aria timida, forse
sui trenta, l’unica a non vestire l’uniforme dello S.H.I.E.L.D. o una delle sue
varianti ma un sobrio abito scuro che le arriva appena sopra il ginocchio.
-Gabriel Jones III,
il nostro esperto forense.- afroamericano, trent’anni circa, mingherlino,
occhiali, aria da nerd, sguardo attento, altro nipote d’arte.
-Heather Sante.-
-Santé.- lo
corregge la donna -Voi Americani proprio non sapete pronunciare decentemente il
Francese.- nome anglosassone, cognome francese, voce melodiosa, lunghi capelli
castano rossicci, occhi verdi come smeraldi, tutto su un corpo da sballo, 25
anni o poco più, chissà se è single?
Il flusso dei pensieri di Isabelle è
interrotto dalla voce di Clay Quartermain:
-Ora che abbiamo
fatto tutti conoscenza, passiamo al motivo per cui è stata formata questa
squadra: in parole povere dobbiamo identificare, monitorare e, se è il caso,
neutralizzare tutti i superesseri creati dai raggi gamma.-
Isabelle
scoppia a ridere.
-Che c’è da
ridere?- chiede Melody Manelli.
-La mia fidanzata,
che è un’agente del F.B.S.A., guida una squadra simile. -
-La tua fidanzata?-
esclama Timmy Dugan.
-Victoria Hand,
qualcosa da ridire al riguardo?-
-Solo che hai un
pessimo gusto in fatto di donne.- replica, sarcastica, Monica Chang.
-Se far parte di
questa squadra ti crea problemi personali, posso esonerarti, se lo desideri.-
le dice Quartermain.
-E rinunciare alla
promozione a Vice Comandante?- ribatte Isabelle -Non se parla proprio. E ora
che abbiamo chiarito questo punto, possiamo passare a quel che dobbiamo fare?-
-Ben detto.-
Clay aziona uno schermo panoramico
dove appaiono uomini e donne la cui pelle è colorata in diverse sfumature di
verde, in un paio di casi di rosso o grigio ed in uno addirittura di blu.
-Questi sono i
cosiddetti gamma-irradiati conosciuti.- spiega -Di alcuni sappiamo esattamente
dove sono, cosa fanno e se e quanto sono pericolosi. Gli altri sfuggono, per
così dire, al nostro radar e sono loro il nostro obbiettivo principale.
Domande?-
-Sì, una.- replica
Heather Santé -Quando cominciamo?-
Un ‘allarme suona improvvisamente e
tre delle immagini cominciano a lampeggiare.
-Abbiamo già cominciato.-
è la secca risposta di Clay.
Los Angeles, la più grande e
popolosa città della California, è abituata da sempre alle stranezze e da un
po’ di tempo anche alle imprese di supereroi e supercriminali in costume, ma
questo non vuol dire che i suoi abitanti non rimangano sorpresi, per non dire
decisamente atterriti quando tre gigantesse dal pelle verde piombano in mezzo a
loro dall’alto e cominciano a distruggere tutto quello che trovano
È un elicottero di controllo del
traffico della C.H.P.[5]
il primo a segnalare alle varie forze dell’ordine cittadine cosa sta succedendo
e nel giro di pochi minuti il Dipartimento di Polizia della Città di Los
Angeles, l’Ufficio dello Sceriffo della Contea e la stessa C.H.P. inviano le
loro squadre SWAT.[6]
La notizia arriva anche all’ufficio
locale del F.B.S.A. e da lì, grazie ad una parola-chiave
del testo è ritrasmessa automaticamente ad una squadra speciale di stanza a
Quantico, Virginia.
La parola in questione è Hulk.
3.
Nel
Quartier Generale segreto dell’organizzazione più o meno altrettanto segreta
chiamata Pantheon, di cui è il capo attuale, l’uomo conosciuto come l’Incredibile
Hulk entra in un salone e si rivolge all’uomo noto solo come Ettore.
-Ne sei
assolutamente certo?- chiede.
-Credi che potrei
confondere tre tizie verdi alte un paio di metri con qualcun altro?- replica
Ettore -Guarda tu stesso.-
Su uno schermo appaiono le figure di
tre donne massicce e con la pelle di un inequivocabile colore verde che sono
intente ad una distruzione selvaggia e senza senso.
-Sono proprio
loro.- sentenzia convinto Banner -Mi chiedo da dove arrivino e chi le ha
scatenate.-
-Cosa intendi fare
?-
-Mi sembra ovvio:
trovarle e portarle con noi prima che siano le autorità a catturarle. Fai
preparare l’aereo e allerta i Fratelli di Guerra, potremmo aver bisogno di loro
visto che ci sarà da menare le mani. Partiamo immediatamente.-
L’aereo ha la stazza di un Boeing
777 ma una linea più aerodinamica ed è equipaggiato con cinque motori. È dotato
di cabine personali per almeno dieci passeggeri, un laboratorio scientifico,
una sala riunioni e monitor ed uno studio privato per l’ufficiale in comando.
In sostanza è una replica in piccolo del famoso Eliveicolo dello S.H.I.E.L.D. e
questo tipo di velivoli è una parte importante della sua flotta. L’origine del
suo soprannome, Bus, non è chiara ma la leggenda vuole che sia stato coniato
dall’ex agente Phil Coulson.
Patricia Wolfman è un agente dello
S.H.I.E.L.D. ormai da diversi anni, ma non aveva mai avuto l’occasione di
essere parte dell’equipaggio stabile di uno di questi colossi; è soprattutto
una scienziata e quasi tutto il suo lavoro l’ha svolto tra le pareti di un
laboratorio a Washington o New York.
-È incredibile!-
commenta -Non sembra nemmeno di essere in volo.-
-Merito degli stabilizzatori.- interviene Gabriel Jones III aggiustandosi gli occhiali -Il Bus è stato progettato e realizzato dal Wakanda Design Group ed è fornito degli stessi motori del famoso Quinjet dei Vendicatori. Possono superare il muro del suono in dieci secondi ed arrivare a Mach 5.-[7]
-Lasciamo le
lezioni a più tardi, ragazzo, e pensiamo a cose più serie.- interviene Clay Quartermain
entrando nella sala affiancato da Isabelle Hartley.
Gli ci vogliono solo pochi istanti
per accendere un monitor su cui appaiono le immagini di tre donne tutte
decisamente verdi.
-Vi presento un
gruppo di signore decisamente inusuale.- Clay fa scorrere le immagini
soffermandosi su ciascuna -Florence Sharples, si offrì volontaria per un
esperimento con dosi controllate di raggi gamma ma ovviamente le cose andarono
storte e lei fu trasformata nel modo che vedete. Si fa chiamare Abominatrix.
Era stata catturata dai Vendicatori Ovest[8]
ma è evasa di recente.-
-Le prigioni per
supercriminali hanno le porte girevoli?- chiede, sarcastica, Heather Santé.
Clay scuote la testa e prosegue:
-Questa è Gamma-Burn
alias Ethel Gaxton. La sua storia è molto simile a quella di Abominatrix con la
differenza che lei era stata curata ed era tornata umana… o almeno così
sembrava finché non e ricomparsa a Los Angeles oggi .-
-Ma esiste qualcuno
che sia stato mutato dai raggi gamma e poi sia stato curato definitivamente?-
chiede Isabelle.
-Temo proprio di no
.- ammette Clay prima di proseguire -Infine, questa era Adrian Lynn, alias
Adrenazon e dico era perché è decisamente morta sennonché anche lei è ricomparsa
oggi a Los Angeles.-
-Mi sembra di
vedere un piano dietro tutto questo.- commenta il giovane Gabe Jones -Tre donne
potenziate dai raggi gamma, una dovrebbe essere in prigione, una dovrebbe
essere stata curata ed una dovrebbe essere morta eppure sono tutte e tre
impegnate a devastare Los Angeles proprio mentre i Vendicatori Ovest sono
impegnati altrove. Se è un caso mi mangio gli occhiali.-
-Non credo che sarà
necessario.- ribatte Isabelle Hartley.
<<Signori e
gentili signore…>> la voce del pilota risuona negli altoparlanti
<<… preparatevi, perché stiamo arrivando: Los Angeles è proprio sotto di
noi.>>-
È l’ora del battesimo del fuoco,
pensa Isabelle.
Victoria Hand entra a passo di
marcia nella sede del F.B.S.A. di Los Angeles e chiede in tono brusco:
-Chi è al comando
qui?-
Si
fa avanti un uomo sulla cinquantina.
-Sono l’Assistente
Direttore in Comando Louis Esposito. Cosa posso fare per lei, Agente Speciale
Supervisore Hand?-
Victoria non è sorpresa che l’uomo
sappia chi è lei, dal Quartier Generale lo hanno sicuramente avvertito del suo
arrivo ed il rimarcare esattamente i rispettivi gradi è un modo per ricordarle
che lui è comunque un suo superiore.
-Vorrei sapere che
cosa ha fatto per contenere la minaccia delle tre amazzoni gamma.-
-Quello che faccio
sempre in questi casi.- risponde, calmo, Esposito -Ho inviato una squadra SWAT
ad assistere le forze di polizia locali e poi mi è stato detto che sarebbe
intervenuta la sua squadra speciale.-
-E può scommettere
quel che vuole che sistemeremo per bene quelle bastarde.-
Cagna arrogante, pensa Esposito, ma
tace.
4.
La luce è
abbagliante solo per qualche secondo, poi cessa e nel laboratorio ci sono tre
figure, due uomini e una donna, abbigliati come nell’antica Grecia. Il primo
pensiero di Sofia di Cosimo è che sembrano statue di Fidia o di un altro dei
suoi contemporanei che abbiano preso improvvisamente vita.
Un uomo alto dai capelli e barba
neri avanza verso Victoria Nutley Starr che esclama:
-Prometeo! È sempre
un piacere vederti, anche se accade di rado e forse proprio per questo.-
-Anche io sono
contento di rivederti, Afrodite.- risponde l’altro -Vedo che dopo tanto tempo
ancora ami mescolarti ai mortali. Ti comprendo: anch’io ho sempre avuto
simpatia per loro.-
Afrodite? Sofia Di Cosimo è
sconcertata: quello sarebbe il Prometeo del mito e la Professoressa Starr in
realtà sarebbe…? Non è possibile.
Victoria prosegue:
-Sono contenta che
Zeus abbia inviato te a riprendere il vaso.-
-Anche se io e Zeus
non andiamo molto d’accordo, questa è comunque una questione che riguarda la
mia famiglia.-
-Dici che ha ancora
il dente avvelenato con te per quella faccenda del fuoco? Ha avuto millenni per
farsi sbollire la rabbia. -
-Noto che il tuo
eloquio si è adeguato a quello dei mortali, me ne compiaccio, ma ora vorrei
concludere la restituzione del vaso.-
-Ma certo, lasciami
chiamare il comandante di questo posto, non posso consegnarti il vaso senza la
sua presenza.-
Pochi minuti dopo fa il suo ingresso
il direttore della divisione esoterica dello S.H.I.E.L.D. Jeremiah Warrick. I
nuovi arrivati non sembrano affatto impressionati dal fatto che abbia la testa
di un gufo. Del resto, pensa Sofia, se sono davvero gli dei greci, hanno visto
cose ben più strane durante la loro esistenza.
Dopo i convenevoli di rito, Warrick
consegna il Vaso di Pandora a Prometeo che commenta:
-Anche se i mali
che conteneva sono ormai sparsi per il Mondo da tempo immemorabile, il Vaso
resta sempre un oggetto che non è saggio lasciare in mani mortali. Tu ed i tuoi
capi avete preso la giusta decisione, Warrick.-
-Anche Nick Fury la
pensa così ed Ercole ha garantito per voi.- replica l’altro.
-Eracle[9]
ha la testa calda ma un grande cuore, mi duole che non abbia potuto essere
presente, l’avrei rivisto volentieri. Il debito di riconoscenza che ho nei suoi
confronti non sarà mai adeguatamente ripagato.-
Ancora una volta una luce accecante
avvolge le tre figure e quando si dissipa sono scomparse. Sofia Di Cosimo si
china verso Victoria e chiede:
-Se lui era
Prometeo, gli altri due chi erano?-
-Suo fratello
Epimeteo e sua moglie Pandora, la legittima proprietaria del Vaso,
naturalmente.-
-Lui l’ha chiamata
Afrodite. Vuol dire che… che lei è… è…?-
-La dea dell’Amore
del Pantheon greco-romano chiamata anche Venere?- risponde l’altra con un
sorriso -Lo pensi possibile, Sofia?-
La giovane donna risponde quasi in
un sussurro:
-Sì.-
Immaginate la forza e la potenza di
She-Hulk, caricatela della furia selvaggia dell’Hulk senza cervello ed infine
moltiplicate tutto per tre. Avrete un’idea abbastanza buona di quello che
devono affrontare le forze dell’ordine di Los Angeles in questo momento.
Le
armi convenzionali non possono nulla contro le tre donne gamma potenziate ed
anche l’armamento pesante delle squadre SWAT riesce a malapena a rallentarle.
L’unica cosa che sono riuscite a fare è contenerle in un’area abbastanza
ristretta ma che ha lo stesso aspetto che se fosse stata pesantemente
bombardata.
Da
una trincea improvvisata un tiratore scelto dello Sceriffo si prepara a sparare
uno stinger su una delle tre donne . Da altri due punti un cecchino del
F.B.S.A. ed uno della Polizia di Los Angeles si preparano a fare lo stesso. Il
sibilo dei tre missili riempie l’aria e la triplice esplosione scuote l’area
mentre l’onda d’urto si propaga tutt’intorno finendo di distruggere quel poco
che era rimasto in piedi. Quando il fumo si dissipa sulla strada si formato un
cratere. Delle tre gamma donne nessuna traccia. I presenti trattengono il fiato
poi un braccio verde spunta dal bordo del cratere e si ode un sordo ringhio
seguito da un altro subito dopo.
-Ma cosa ci vuole
per farle fuori?- esclama esasperato un ufficiale della SWAT del LAPD.[10]
-Noi, fateci
spazio!-
A parlare è stata una donna con gli
occhiali dai lunghi capelli neri con ciocche rosse che indossa un giubbotto
antiproiettile sopra una camicetta bianca di pizzo.
-Agente Speciale
Supervisore Victoria Hand, F.B.S.A.- si presenta sbrigativamente -Le Hulk sono
affar nostro.-
-Allora si accomodi
e faccia in fretta perché sembra che le sue amichette siano davvero
arrabbiate.-
E in effetti, Abominatrix sta
caricando come un toro infuriato e dietro a lei ci sono le altre due.
-Jackson, Chang… adesso!-
ordina Victoria.
Inginocchiato poco lontano, Brent
Jackson impugna un fucile dalla foggia strana, osserva il bersaglio, prende la
mira e spara.
Nella
stessa posizione ma al lato opposto, la cinoamericana Monica Chang, che impugna
un’arma identica, spara a sua volta.
Una
scarica d’energia attraversa l’aria e colpisce in pieno le tre amazzoni verdi
che urlano e poi crollano a terra.
-Funziona!- esclama
Victoria.
La sua soddisfazione è di breve
durata perché con urlo gutturale Abominatrix si rialza e salta proprio verso di
lei.
L’aereo del Pantheon vola ad alta
quota assolutamente invisibile ma i suoi sofisticati strumenti di rilevazione
trasmettono nitide le immagini di quanto sta avvenendo di sotto compreso
l’arrivo in zona, da direzioni opposte, di due squadre veramente speciali.
-Clay Quartermain e
Victoria Hand. La smetteranno mai di interferire nelle mie faccende?- borbotta
Bruce Banner.
-Come intendi
procedere?- gli chiede l’uomo dalla barba e capelli rossi chiamato Ulisse.
-Intendo stare a
guardare mentre la squadra dello S.H.I.E.L.D. e quella del F.B.S.A. si pestano
i piedi a vicenda e vedere se sono davvero capaci di sistemare quelle tre megere,
poi…-
-Poi?-
-Poi scenderemo e
picchieremo tutti quelli che sono rimasti in piedi, mi sembra ovvio.- replica
Hulk con un sorriso maligno.
5.
Victoria Hand guarda
la morte in faccia ed ha il volto rabbioso di Abominatrix. La giovane donna è
letteralmente impietrita mentre l’amazzone verde sta per caderle addosso. Del
resto, anche se provasse a scappare come potrebbe riuscirci in tempo?
Improvvisamente Abominatrix si
blocca a mezz’aria avvolta da una gabbia di energia brillante. Il suo slancio
si arresta e lei ricade all’indietro piombando a terra e provocando una crepa
nel terreno.
- Ma cosa…?-
esclama Victoria sorpresa.
-Volevi morire
giovane, Vicky?- le chiede una voce femminile a lei ben nota.
Si volta e vede avanzare un
gruppetto di persone che indossano la ben conosciuta uniforme dello
S.H.I.E.L.D. color blu. Unica eccezione l’uomo alla loro testa, la cui tuta è
arancione. Lo riconosce: è Clay Quartermain ed al suo fianco c’è…
-Isabelle?- esclama
ancora sempre più sorpresa.
-Ci siamo ritrovate
prima del previsto, tesoro.- replica Isabelle Hartley -Sembra che siamo qui per
lo stesso scopo.-
Gli occhi di Victoria fiammeggiano
dietro le lenti mentre ribatte:
-Questa è
un’emergenza nazionale. Lo S.H.I.E.L.D. non ha alcun diritto di interferire.-
-Bel
modo di ringraziare chi ti ha appena salvato la vita.-
-Scusate
se intervengo in questa disputa giurisdizionale… o è un litigio tra innamorate?
…- dice una ragazza con l’uniforme dello S.H.I.E.L.D. dai capelli neri e gli
occhi nascosti da occhiali a specchio -… ma vi siete dimenticate quelle due.-
Gamma-Burn e Adrenazon sono anche
loro in piedi e decisamente arrabbiate. La prima solleva un’auto abbandonata e
la scaglia contro gli agenti davanti a lei.
-Attenzione!-
urla l’Agente Speciale Sandra Verdugo.
È l’istinto a spingerla ad agire.
Balza verso Victoria Hand ed Isabelle Hartley spingendole lontano prima che sia
troppo tardi. Un attimo dopo l’auto la colpisce in pieno.
-NO!-
urla Victoria.
In un posto decisamente segreto una
donna alta un paio di metri dal fisico scultoreo e la pelle color verde
smeraldo si avvicina ad un uomo anche lui dalla pelle verde e la testa
sproporzionatamente grossa che sta osservando un monitor.
-Come sta
procedendo il tuo piano, Sam?- gli chiede.
-Magnificamente mia
cara Betty.- risponde Samuel Sterns meglio noto come il Capo -Tutti gli attori hanno
preso posto e la rappresentazione è cominciata.-
-Non sono sicura di
avere capito dove vuoi andare a parare.- dice ancora Betty Ross.
-Consideralo un
test sulle risorse e la determinazione dei miei avversari.-
-Tra loro ci sarà
anche Bruce, giusto?-
-Preoccupata per
tuo marito?-
-Non m’importa più
nulla di lui. Per quanto mi riguarda, il nostro matrimonio è finito. Devi
ammettere, però, che ha la tendenza a rovinare i tuoi piani per quanto ben
studiati.-
-Non questa volta.-
replica con una punta di irritazione il Capo -Ho pensato davvero a tutto.-
Non esserne troppo sicuro, Sam,
pensa Betty con un lieve sorriso sulle labbra.
C’è un silenzio irreale mentre
Victoria Hand osserva l’auto che ha appena schiacciato Sandra Verdugo. Un
braccio della giovane donna latinoamericana sporge dai rottami ed
improvvisamente si sente un debole lamento.
-Mio Dio!- esclama
Victoria -È ancora viva!-
Non ha il tempo di preoccuparsene:
Gamma-Burn e Adrenazon sono ora davanti a tutti loro. Ora che le vede da vicino
Victoria si rende conto che in loro non c’è più neanche una scintilla di
intelligenza, solo furia cieca, peccato che a lei e agli altri potrebbe non
servire affatto questa informazione.
Gamma-Burn si volge verso l’auto che
ha scagliato poco prima sentendo i lamenti che arrivano da sotto di essa.
Spinta forse dalla curiosità la solleva. C’è una giovane donna sotto e se fosse
nel pieno possesso delle sue facoltà mentali la gigantessa verde saprebbe che è
ferita in modo mortale ma non le importa.
Allunga la mano verso la ragazza che
inaspettatamente riesce ad afferrarle il polso. Ancor
più inaspettatamente, Gamma-Burn grida.
CONTINUA
NOTE
DELL’AUTORE
Episodio
sostanzialmente di passaggio e presentazione di nuovi personaggi che ci
terranno compagnia per un po’ ma vediamoli nel dettaglio in ordine di
apparizione:
1) Brent
Jackson è stato creato da Frank Tieri & Sean Chen su Wolverine Vol. 2° #163
datato giugno 2001.
2) Valerie
Jessup è stata creata da Robert Rodi & John Higgins su Identity Disc #1
datato agosto 2004 ed ha un segreto ma ne parleremo al momento opportuno. -_^
3) Garon
Lewis è stato creato da Tom De Falco & Mark Bagley su Amazing Spider Man Vol.
1° #42 datato giugno 1996.
4) Kali
Vries è stata creata da Jerry Ordway su U.S.Agent Vol. 2° #1 datato agosto
2001.
5) Dexter
Coville è stato creato da Tamora Pierce/Timothy Liebe & Philippe Briones su
White Tiger #1 datato gennaio 2007.
6) Derek
Khanata è stato creato da Fred Van Lente & Leonard Kirk su Amazing Fantasy
Vol. 2° #27 datato giugno 2005
7) Monica
Chang è stata creata da Mark Millar & Carlos Pacheco su Ultimate Comics Avengers
#3 datato dicembre 2009.
8)
Patricia Wolfman è stata creata da
Mark Waid & Leinil Francis Yu su Indistructible Hulk #3 datato marzo 2013.
9)
Gabriel Jones III, è basato su Gabe
Jones Jr, creato da Chris Claremont & Tom Grummett su X-Men Forever Vol.
2° #2 datato agosto 2009.
10)
Heather Sante o Santé, se preferite è
stata creata da Brian Reed & Lee Weeks su Captain Marvel Vol. 6° # 1 datato
gennaio 2008
11)
Melody Manelli e Timothy Dugan sono
mie creazioni originali.
Nel
prossimo episodio: davvero Hulk starà a guardare mentre le amazzoni gamma e gli
agenti dello S.H.I.E.L.D. e del F.B.S.A. combattono tra di loro? Sarebbe un
comportamento insolito per il Gigante di Giada, no? In più: Thunderbolt Ross,
il Generale Fortean ed il mistero della She-Hulk Rossa. Non vi basta?
Carlo
[1] Chiedo perdono a William Friedkin.
[2] Ovvero nativa del pianeta Sakaar.
[3] University of California Los Angeles.
[4] Sobborgo di Washington D.C.
[5] California Highway Patrol, la Polizia Autostradale della California.
[6] Special Weapons and Tactics, squadre di intervento rapido e di emergenza delle varie forze dell’ordine americane.
[7] Ovvero 1600 metri al secondo
[8] Sulla nostra She-Hulk #8
[9] Italianizzazione di Ἡρακλῆς, il nome greco di Ercole.
[10] Los Angeles Police Department.